Nella conferenza della vigilia di Torino-Milan, Pioli ha commentato così la fresca notizia dell'esonero di Allegri: "Non entro nel merito delle faccende della Juve, ma per noi (allenatori) critiche e lodi sono sempre esagerate"
Un messaggio di solidarietà per un collega esonerato da parte di un allenatore che lo é virtualmente e tra10 giorni vivrà la stessa delusione.
Si tratta di allenatori diversissimi ma i cui addii hanno punti di contatto, a partire dal plebiscito popolare a loro sfavore: entrambi i loro nomi sono stati pronunciati col suffisso "out" innumerevoli volte negli ultimi 12 mesi.
Li accomuna anche l'incapacità di ripartire dopo un ciclo vincente, alcuni acquisti sbagliati e alcuni errori comunicativi evitabili, dal guardie e ladri dell'ex juventino ai famigerati "4 minuti" del milanista.
C'é anche, però, una grande differenza. Allegri viene esonerato anche per la bruttissima figura di Roma, ultima di tante poco dignitose sceneggiate, mentre Pioli, umanamente, ha sempre ben rappresentato i valori rossoneri, motivo per cui verrà salutato con affetto a differenza di Allegri.
